
Regolamento
Il combattimento del taekwondo sportivo si basa sul regolamento emanato dalla World Taekwondo (ex World Taekwondo Federation), applicato ad ogni livello di competizione, dai tornei locali fino alle Olimpiadi. I combattimenti si svolgono su un campo quadrato/ottagonale di 8 × 8 m, tra due atleti muniti di protezioni. Il combattimento è basato sull'assegnazione di punti ed è articolato in tre riprese (o round) da due minuti ciascuno, con una pausa di un minuto tra i round.
Le protezioni obbligatorie sono:
- corazza (con sensori)
- caschetto
- conchiglia
- paradenti
- guantini
- parabraccia
- paratibia
- parapiedi (con sensori)
Assegnazione del punteggio
L'atleta per fare punti deve colpire l'avversario sulla corazza con tecniche di calcio o di pugno (1 punto per il pugno, 2 per il calcio portato alla corazza) oppure alla testa (3 punti). Se la tecnica di calcio è preceduta da una rotazione si aggiungono ulteriori 2 punti. Se il calcio portato alla testa non viene registrato dai sensori elettronici ma è ritenuto efficace, l'arbitro parte con il conteggio fino a 10 e i punti vengono aggiunti manualmente. Il contatto è pieno e il KO è valido. Non esiste limite ai colpi a meno che non si proceda ad un attacco falloso o una qualsiasi altra azione che richieda l'intervento dell'arbitro.
Durante il conteggio, se l'atleta non ha alzato le braccia in segno di guardia entro l'enunciazione del numero 8, viene dichiarato sconfitto per KO.
Affinché un punto sia valido deve soddisfare alcuni requisiti di potenza e precisione.
L'assegnazione dei punti sia al corpo che al viso è elettronica, grazie a protezioni dotate di sensori e collegati con tecnologia bluetooth ad un computer.
Al termine dei tre round l'atleta con il maggior numero di punti vince l'incontro. È possibile anche la vittoria per una differenza di punti pari a 20, tuttavia deve in ogni caso essersi concluso almeno il secondo round. In caso di parità si disputa un quarto round da due minuti in cui vale la regola del Golden Point, cioè vince l'atleta che riesce a segnare per primo un punto. Se il quarto round finisce senza che nessun atleta sia riuscito a segnare un punto, la vittoria viene assegnata dall'atleta che ha eseguito il maggior numero di tecniche registrate dalla score-machine. In caso di ulteriore parità la vittoria viene assegnata a maggioranza dalla squadra arbitrale. Questa è composta generalmente da 3 giudici d'angolo, posti agli angoli del campo di gara e un arbitro centrale.
I punti aggiuntivi generati da un calcio in rotazione che sia effettivamente andato a segno (cosa stabilita dai sensori elettronici), vengono assegnati invece dai giudici d'angolo con pulsantiere elettroniche collegate al medesimo computer. I punti vengono dunque visualizzati sempre in tempo reale su uno schermo.
Sanzioni
Esistono diverse azioni fallose punibili con l'ammonizione (che comporta l'aggiunta di un punto all'avversario). Se un'atleta si vede infliggere penalità per un totale di 10 punti assegnati all'avversario, viene dichiarato perdente per penalità.
Vengono punite con un'ammonizione le seguenti azioni fallose:
- uscire dalla linea di confine (basta un piede)
- girare la schiena all'avversario
- cadere
- evitare il combattimento
- chiedere l'interruzione temporanea dell'incontro per motivi futili
- prendere, trattenere, spingere l'avversario
- attaccare/dirigere un attacco sotto la cintura
- difendersi da un attacco alzando il ginocchio
- fingere lesioni
- colpire con la testa o con il ginocchio
- colpire involontariamente il viso dell'avversario con attacchi di pugno
- proteste e comportamento antisportivo (dell'atleta e/o del suo coach).
- cercare il contatto dei sensori tra parapiedi e corazza avversaria, con calci non convenzionali (principalmente dalla posizione di "clinch")
Nelle competizioni è usato anche il sistema dell'Instant Video Replay (IVR), una sorta di moviola, che permette di verificare, tramite l'esame della ripresa video, eventuali reclami dei coachi; si può chiedere la verifica per ogni tipo di decisione arbitrale (punti, ammonizioni, deduzioni, ecc.) tranne però per i punti assegnati dal sistema elettronico della corazza e per gli attacchi di pugno. Ogni coach ha un numero illimitato di richieste di IVR finché queste vengono accettate, ma gli viene revocata la possibilità di reclamare l'IVR per quel combattimento dopo che una sua richiesta è respinta. Ogni atleta, in un campionato, può vedersi respingere al massimo due richieste di IVR, dopodiché perde la possibilità di richiederne degli altri.